Il trattamento del Neuroblastoma

L’oncologia pediatrica ha compiuto passi in avanti, siamo ormai al 75% di sopravvivenza a cinque anni. Per alcune patologie si riscontrano risultati migliori, per altre invece si è ancora lontani da tale percentuale, in particolare per il Neuroblastoma. Il Neuroblastoma oggi ha due importanti sfide davanti a sè: migliorare da un lato questi risultati aumentando la percentuale di guariti e, dall’altro, ridurre gli effetti collaterali con cui i piccoli pazienti arrivano all’età adulta. Per questo aspetto ci aiuta la biologia molecolare. Oggi al Gaslini è stata creata una rete di laboratori che ha come principale obiettivo il miglioramento della cura del Neuroblastoma per poter trovare specifici percorsi che talvolta richiedono il solo intervento chirurgico evitando quello chemioterapico o il ricorso a terapie anche aggressive alle forme più avanzate o particolari. Oltre a tuto ciò si sta lavorando molto sull’immunoterapia, chemioterapia combinata in immunoterapia e sulla combinazione di più anticorpi monoclonali. L’altro grande aspetto in cui si sta lavorando, all’interno di un importante progetto europeo, è individuare all’interno della singola cellula neoplastica delle alterazioni geniche che possano essere bersaglio dei farmaci.